Lo schutzhund e le sue radici storiche

Questo tema mi ha sempre affascinato e chiedo a tutti voi di fornire il vostro contributo in merito. In barba a quello che pensano alcuni big, la protezione e l'utilità costituiscono il vero test attitudinale per questa razza.
Non tutti ricordano che Max von Stephanitz fu un ufficiale dell'esercito prussiano a partire dal 1883 e fu proprio questa esperienza personale-formativa che mosse i suoi ideali di razza fino alla stipula dello standard.
Da qui l'interrogativo: chi fa utilità e difesa col pastore tedesco sa cosa rappresenta quella ritualizzazione?
Uno degli esercizi che più mi ha impressionato come valore morale è il cosiddetto "invio in avanti" oppure

Voraus



L'esercizio consiste, dal termine tedesco, nell'anticipare la marcia del conduttore e fermarsi a terra nel momento dell'ordine.
Molti tradizionalisti insegnano quest'esercizio ponendo una ciotola colma di cibo in un nascondiglio o comunque lontano dal cane e questa metodologia deriva proprio dalla formazione militaresca prussiana che durante la guerra dovette trovare uno stratagemma per distruggere le trincee nemiche ad una certa distanza di sicurezza.
Beh, il metodo fu proprio quello di insegnare ai cani di andare a mangiare solo dietro il comando VORAUS. In battaglia i cani venivano imbottiti di esplosivo e venivano inviati nei nascondigli nemici.
Questo spiega anche il perchè questo sia l'ultimo esercizio dell'obbedienza.

Ho saputo poco tempo fa di come purtroppo i cani ed in particolare i pastori tedeschi venivano usati per far saltare in aria i mezzi nemici.
Cani che da quello che so però sono stati usati poco, perchè non riconoscevano i mezzi nemici da quelli amici ( se cosi' fosse spero che nel non riconoscere siano saltati in aria pure gli istruttori )

L'invio in avanti è un esercizio che fa parte anche dell'addestramento dell'unità cinofila da soccorso, soprattutto quelle abilitate alla ricerca su macerie.

hurricane ha scritto:
Cani che da quello che so però sono stati usati poco, perchè non riconoscevano i mezzi nemici da quelli amici

L'invio in avanti è un esercizio che fa parte anche dell'addestramento dell'unità cinofila da soccorso, soprattutto quelle abilitate alla ricerca su macerie.

Oggi sbagliano perfino le cosiddette bombe intelligenti figuriamoci i cani. Giusta osservazione, in effetti oggi l'invio è ridotto ad una semplice indicazione della direzione e soprattutto in allenamento si dà importanza allo stimolo visivo: tengo il cane e posiziono la ciotola a 50 metri oppure gli agito la pallina mentre lo tengo legato, poi torno e lo mando.

Continuo la carrellata, chi vorrà aggiungere qualche elemento dovrà solo quotare la parte che vuole argomentare

Riporti


( per chi non riesce a visualizzare: https://www.youtube.com/watch?v=vjg6qrYl7bQ )

Anche questi esercizi (nel video c'è la palizzata, ma il riporto avviene anche in piano e con un piccolo salto, agli inizi del 1900 vi era addirittura il riporto in acqua e in staffetta ), hanno un loro perchè.
Le unità cinofile in battuta di esplorazione avevano bisogno di sondare il percorso sconosciuto e si affidavano al cane che doveva raccogliere e riportare un oggetto lanciato lontano dal conduttore. Oggi si usa simbolicamente il cosiddetto riportello, ma alcune discipline che hanno ereditato questo esercizio (mondioring) lo fanno con qualsiasi oggetto, l'unico vincolo è il peso che varia a seconda delle categorie.

Oggi sbagliano perfino le cosiddette bombe intelligenti figuriamoci i cani. Giusta osservazione, in effetti oggi l'invio è ridotto ad una semplice indicazione della direzione e soprattutto in allenamento si dà importanza allo stimolo visivo: tengo il cane e posiziono la ciotola a 50 metri oppure gli agito la pallina mentre lo tengo legato, poi torno e lo mando..

anche io uso più o meno questo metodo.
cibo o nella ciotola o sopra uno stallo.
tra me e il cane metto un qualcosa che mi serve da riferimento per dare il terra nel momento in cui il cane riparte per venire da me.

[quote]

Anche questi esercizi (nel video c'è la palizzata, ma il riporto avviene anche in piano e con un piccolo salto, agli inizi del 1900 vi era addirittura il riporto in acqua e in staffetta ), hanno un loro perchè.
Le unità cinofile in battuta di esplorazione avevano bisogno di sondare il percorso sconosciuto e si affidavano al cane che doveva raccogliere e riportare un oggetto lanciato lontano dal conduttore. Oggi si usa simbolicamente il cosiddetto riportello, ma alcune discipline che hanno ereditato questo esercizio (mondioring) lo fanno con qualsiasi oggetto, l'unico vincolo è il peso che varia a seconda delle categorie

può capitare in una battuta di ricerca che il cane si trovi ad ispezionare una casa diroccata un rudere o comunque un luogo dove per entrare bisogna passare da finestre o aperture simili.
ecco uno dei motivi per cui si insegna la palizzata all'ucs.
entrare potrebbe essere facile per un cane con forte motivazione...è tornare che se ci pensate potrebbe non esserlo.

per l'attraversamento di corsi d'acqua al cane viene insegnato il salto in lungo.