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Scegliere il cucciolo.....

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Messaggio  axel 28.04.11 2:40

Scegliere un cucciolo
La decisione...
La decisione di portare un cucciolo nella nostra vita deve essere ben ragionata; un cane rappresenta un impegno che ci si prende per molti anni, non resterà per sempre un adorabile cucciolo, avrà bisogno di noi, del nostro tempo, delle nostre cure, delle nostre attenzioni ed anche dei nostri soldi... un cane non è un oggetto, è un essere vivente che necessita di tutto, non solo di un giardino! E' una scelta che inevitabilmente cambierà il nostro modo di vivere e quindi, prima di farla, è bene ponderare tutti i pro e i contro e valutare il tipo di vita che potremo dare al nostro cane; non è una questione di spazio: inutile avere 2 ettari di terreno e non essere mai presenti... ma bensì, è meglio un mini appartamento e quanto noi possiamo offrigli come tempo, attenzioni e cure.
Se ci fermiamo un momento a riflettere chi di noi non ha mai sognato di stringere tra le braccia una pallina di pelo e convincersi di potersene prendere cura per tutta la vita? Probabilmente chiunque ad un certo punto della propria esistenza, spinto da curiosità e buonismo, ha sentito il bisogno di adottare un cucciolo ma alle volte i desideri vanno al di là delle "esigenze" reali e purtroppo chi ne fa le spese sono proprio i nostri amici quattro zampe. Molto spesso non ci si rende conto del grande impegno cui si va incontro quando si decide di accogliere in casa un cagnolino, grande o piccolo che sia; sono tanti gli aspetti che vanno presi in considerazione e primo fra tutti la costante responsabilità nei confronti dell'animale... proprio così, chi diventa proprietario di un cane ne diventa il padrone e responsabile a tutti gli effetti, sarà lui infatti a rispondere di eventuali azioni avventate o pericolose dell'animale, sia da un punto di vista civile che penale. Inoltre bisogna garantirgli cibo, libertà e movimento adeguati e, non meno importante, garantirgli le dovute visite e cure mediche.
Detto tutto questo, che considero l'aspetto fondamentale della questione, c'è da fare un lungo discorso fra convivenza uomo - cane e le minime regole di base. E' giusto informarsi a cosa si va incontro, è giusto documentarsi su psicologia e medicina canina perchè vivere accanto ad un cane non è un gioco ma al contrario, è una decisione che influenzerà la nostra vita per molti, moltissimi anni e sono convinta che i primi problemi e i primi ripensamenti siano dovuti proprio al fatto che non ci sia informazione e voglia di avvicinarsi ad un mondo che ha delle regole del tutto differenti dalle nostre ma che può interagire perfettamente.
Un proprietario si scandalizza quando inizia a vedere che il proprio cucciolo fa ogni tipo di bisogno sulla moguette o sul parquet, che mangiucchia e rosicchia i mobili nuovi della camera da letto, che ruba le scarpe di tutti i membri della famiglia facendole sparire o piange tutto il giorno perchè non vuole stare solo in casa.....ma tutto questo prima non si sapeva? Un cucciolo è l'equivalente di un bambino ed è assurdo credere che un neonato vada a fare la pipì nel water invece di utilizzare il pannolino o che passi subito alla lettura di libri interessanti piuttosto che giocare o gettare roba dal balcone: un cane è la stessa identica cosa e vive le sue tappe come ogni altro essere vivente.
Un animale provoca sempre un cambiamento nella vita dei suoi proprietari ed è quindi utile prendere in considerazione le proprie abitudini di vita, la propria situazione economica e la volontà, l'impegno e l'affetto che saremo in grado di dedicare al futuro inquilino.
E' senz'altro un impegno grandissimo ma penso che il cane, nell'arco della sua lunga vita, ricompensi ampiamente gli sforzi e i sacrifici che i padroni fanno ogni giorno per lui.

Dove acquistarlo
Se il nostro obiettivo è quello di portare a casa un cane di razza, ci sono varie opportunità per acquistarlo:

•Negozio o allevamenti multirazza: in questi luoghi è facile farsi guidare eccessivamente dal sentimento e non dalla ragione; uno entra, vede tantissimi cuccioli, se ne innamora e ne sceglie uno senza chiedersi altro. Molto spesso però questi cani provengono dall'est Europa, allevati senza controlli sanitari e spesso malati. Ovvio che troverete anche molte persone serie, ma in questa situazione tenete gli occhi bene aperti e pretendete di vedere tutti i documenti.

•Privato: è la soluzione preferita da molti anche perchè di solito, i prezzi, sono più abbordabili; prestate attenzione che i genitori abbiano effettuato i controlli sanitari e che la cucciolata sia stata iscritta all'Enci .
Allevamento di razza: sicuramente il posto più indicato per trovare un cucciolo con tutte le carte in regola; anche qui pretendete sempre di vedere i genitori o per lo meno i loro pedigree. Se vi stanno vendendo un cucciolo figlio di campioni, pretendete di vedere i libretti delle qualifiche.
IMPORTANTE: ricordate che ovunque decidiate di acquistare il vostro cucciolo, questo DEVE essere già tatuato o avere il microchip (non accettate nessuna scusa a riguardo)…solo con questi numeri di riferimento si può essere certi che il cane corrisponda al suo certificato di origine (pedigree).

L'arrivo a casa...
L'arrivo di un cucciolo nella sua nuova casa è un evento importante. Per lui questa fase corrisponde ad un periodo di totale cambiamento... viene infatti allontanato dalla mamma e dai fratellini e verrà catapultato in un ambiente nuovo, con persone che non conosce; gli servirà il tempo necessario per abituarsi a questa nuova situazione. Trattiamolo con il giusto rispetto.
Ecco alcuni utili spunti per non arrivare impreparati al grande giorno:
•In casa: se il nostro cucciolo dovrà vivere in appartamento, ci preoccuperemo di ritagliare una zona per lui dove troveranno posto le sue ciotole e il suo giaciglio (cesta, brandina...); dovremo mettere in "sicurezza" tutto ciò che può rappresentare un pericolo (prese di corrente, cavi, terrazzi con ringhiere larghe..). Il cucciolo è come un bambino: bisogna prestare la massima attenzione affinchè non possa farsi male.

•In giardino: se il cucciolo dovrà vivere in giardino dovremo trovare un posto, preferibilmente al coperto, dove sistemare una cuccia affinchè possa dormire e ripararsi dalle intemperie, controllando che la recinzione non presenti buchi da cui il cucciolo possa passare e quindi scappare.

•In box: ci preoccuperemo di costruire un box delle giuste dimensioni tanto da permettere al cane di muoversi, con uno spazio coperto e una cuccia (esistono delle leggi regionali per quanto riguarda le misure minime dei box).

•Con altri animali: se possediamo già altri cani, gatti o altri animali dovremo sempre esser presenti quando il cucciolo gli si avvicinerà e dovremo controllare che il tutto si svolga in tranquillità; solo quando saremo sicuri, potremo lasciarli anche da soli.

In qualsiasi posto il nostro cucciolo dovrà vivere, dobbiamo sempre ricordarci che avrà bisogno di attenzioni, cure e pulizia. Sarà buona abitudine insegnargli a fare i bisogni in un determinato posto, portandolo fuori dopo i pasti e ad orari regolari: i cani sono animali estremamente puliti e si abitueranno presto. Lasciargli sempre a disposizione acqua fresca e pretendere che mangi in orari specifici; mai lasciare cibo a disposizione tutto il giorno ma meglio abituarlo da subito ad essere regolare. E' facile che il cucciolo i primi giorni sembri disorientato, apatico: questo è normale poichè lo stress del cambiamento influisce molto sull'animale; se però questo stato dovesse prolungarsi, contattate il vostro veterinario di fiducia per escludere eventuali patologie.

L'alimentazione
Normalmente il cucciolo viene consegnato dopo i 60 giorni di vita; di conseguenza è già svezzato e mangia da solo. E' buona regola informarsi presso l'allevatore sul tipo di cibo somministrato fino a quel momento e continuare con lo stesso per non creare problemi intestinali al cane. Se poi, per motivi nostri, vogliamo cambiare cibo, questo andrà fatto in maniera molto graduale. Il cucciolo mangia la sua razione suddivisa in più pasti, di solito tre al giorno.
Ricordatevi che risparmiare sul tipo di cibo può sembrare conveniente ma può creare, a lungo termine, problemi di salute al cane e, oltre a vere sofferenze per l'animale, comporterà grosse spese veterinarie.
Un cane con sguardo attento, agile e vigile non è solo il frutto del suo allevamento e della sua educazione; molto dipenderà anche dall'alimentazione, che risulta quanto mai importante al fine di crescere un soggetto sano.
Oggi in commercio esistono mangimi secchi ed umidi di altissima qualità, bilanciati e studiati per garantire all'animale tutto ciò di cui necessita durante la crescita e sviluppo, il mantenimento e l'età avanzata.

I mangimi secchi possono essere di vario tipo:

•Quelli di tipo "puppy" o "junior" sono specifici per i cuccioli perchè contengono maggiori percentuali di calcio, proteine e vitamine per garantire un completo e corretto sviluppo della massa muscolare e scheletrica;

•Quelli di tipo "premium" hanno un alto contenuto proteico (oltre il 25%) e sono indicati per i cani che svolgono un'intensa attività fisica e per le femmine in allattamento;

•Quelli di tipo "regular" o "standard" (quota proteica dal 22 al 25%) sono indicati per i cani che svolgono un'attività fisica media - normale e costituiscono quindi un mantenimento per il cane adulto;Quelli di tipo "light" (a basso contenuto proteico, inferiore al 22%) sono indicati per i cani giovani ma sedentari, con problemi di peso e per il cane anziano.

I mangimi umidi invece (le cosiddette scatolette), sono solitamente più appetibili di quelli secchi ma sono costituiti per la maggior parte da acqua: quindi per ottenere un pasto paragonabile ad una determinata quantità di secco occorre almeno il doppio del mangime umido; questo comporta un innalzamento dei costi che, in un cane di taglia medio grande, non può essere certo sottovalutato. Quando la dose è corretta, il mangime umido può mantenere il cane in perfetta salute esattamente come quello secco.

In entrambi i casi, però, bisogna stare molto attenti alla qualità perchè ci sono mangimi e mangimi e purtroppo, a minor prezzo, corrisponde immancabilmente qualità inferiore.

Crocchette e biscotti grandi e duri aiutano a sviluppare il morso ed aiutano a tenere lontano il tartaro; i biscottini di piccole dimensioni invece possono essere usati come premio durante l'addestramento. Teniamo comunque presente che anche questo è cibo, quindi se diamo molti premi è opportuno diminuire un po' la razione giornaliera di mangime; in ogni caso, vanno somministrati al di fuori del normale pasto.

Gli ossi di pelle di bufalo hanno la stessa funzione dei biscotti duri ma vengono consumati più lentamente ed hanno quindi lo scopo di tenere occupato il cane per parecchio tempo.

Dopo aver analizzato questi concetti fondamentali è opportuno spendere qualche parola sul cibo casalingo.
Molti padroni, ancora oggi, optano per questa soluzione anche se difficilmente in casa si riesce a preparare una razione equilibrata e completa come quella garantita dai cibi industriali. Ma se proprio non si riesce ad abbandonare questa abitudine, ecco qualche utile consiglio per preparare al meglio una pappa coi fiocchi.

Principalmente un pasto preparato in casa dovrà contenere proteine sotto forma di carne (bianca o rossa), carboidrati di origine vegetale sotto forma di verdure, cereali, pane secco, pasta o riso. Le proteine della carne potranno essere sostituite una o due volte la settimana da quelle del pesce, delle uova o del formaggio (possibilmente magro). Vediamo ora uno ad uno gli alimenti citati sopra:

CARNE: alimento con elevato quantitativo di proteine; è carente di calcio, sodio, fosforo, ferro, rame, iodio e di vitamine H, D, E.
La carne non dovrebbe mai essere somministrata cruda a causa della possibile trasmissione di parassiti, anche se oggigiorno i controlli veterinari sono molto scrupolosi e rigorosi.
FEGATO: come la carne, contiene molte proteine ad elevato livello biologico, ma è anche ricco in grassi, carboidrati, minerali e vitamine (in particolar modo la vitamina A). Scarseggia nel contenuto di calcio.
Il fegato è nutriente se somministrato crudo soprattutto in cani malati, deboli o anemici.
Diete composte esclusivamente da questo alimento possono causare carenze di calcio, ipervitaminosi A, oltre che diarrea.
PESCE: rappresenta una buona fonte di proteine, ma è povero di vitamine e sali minerali, così come la carne. E come questa, prima di darlo al cane, sarebbe opportuno cuocerlo, onde evitare la trasmissione di parassiti, ma soprattutto per distruggere la tiaminasi, un enzima che neutralizza la tiamina, provocando dunque delle carenze.
E' opportuno togliere anche le lische, in modo da impedire un eventuale soffocamento.
UOVA: forniscono un elevatissimo apporto proteico, ma devono essere somministrate cotte: l'albume dell'uovo, infatti, contiene un enzima, l'avidina, che inattiva la biotina causando delle carenze; con la cottura dell'albume invece, è l'avidina ad essere inattivata e la biotina può essere quindi assimilata.
Il tuorlo d'uovo contiene un buon quantitativo di vitamina A, vitamina D e biotina (indispensabile per la salute di cute e pelo).
L'uovo può essere somministrato anche crudo, ma in questo caso l'albume dovrebbe esser dato assieme al tuorlo, che, come scritto sopra, contiene un elevato contenuto di biotina.
L'uovo fornisce inoltre un elevato tenore di lipidi (circa un 33%) e un buon contenuto di acido linoleico. Questi due fattori coniugati contribuiscono a migliorare l'aspetto del mantello.
Il guscio infine, è composto di carbonato di calcio, che se dato nella pappa, costituisce una buona integrazione di calcio. Attenzione perchè si parla sempre e comunque di un'alimentazione casalinga!
LATTE: eccellente fonte di calcio, fosforo, proteine e vitamine. Presenta un elevato contenuto di lattosio che può dare diarrea a cani non abituati all'alimento.
FORMAGGI: anche questi alimenti sono ricchi in proteine e grassi, e risultano alquanto appetibili ai cani. Meglio non abusarne e in ogni caso, preferire i formaggi freschi e molli al parmigiano, che non dovrebbe esser dato nemmeno grattato sulla pasta!
PASTA E RISO: sono alimenti che risultano essere poco digeribili ai cani in quanto, essendo carnivori, sono sprovvisti delle amilasi necessarie alla loro digestione. In ogni caso, rappresentano un ottimale fonte di carboidrati. Sarebbe opportuno cuocerli moltissimo in tanta acqua per renderli più assimilabili.
GRASSI E OLI: rappresentano un'elevatissima fonte energetica, utile nei periodi in cui l'animale si trova sotto stress o sotto sforzo. Sono ricchi di calorie, quindi attenzione agli eccessi!
Preferire comunque gli oli vegetali (in particolar modo l'olio di semi di girasole), che presentano un adeguato contenuto in acido linoleico, utile tra le altre cose a mantenere un mantello lucido e sano.
VERDURE: alimento ricco di fibre e acqua; qualora l'animale le gradisca, sono ottime se integrate con proteine e minerali (in particolare calcio e fosforo ) in quanto ne sono carenti. Hanno anche pochi grassi, e vanno bene nelle diete dimagranti.

Diete a base di verdura o comunque vegetariane non vanno troppo bene nei cani e gatti, in quanto non danno un apporto calorico sufficiente all'animale (sono carnivori!) e spesso e volentieri sono diete sbilanciate da un punto di vista nutrizionale. Tra le verdure sono da evitare in grosse quantità quelle ricche in acido ossalico (spinaci, bietole, cicorie, lattughe) che in parte fissano il calcio a livello intestinale rendendolo difficile per l'assorbimento e predispongono l'apparato urinario alla comparsa di calcoli.
OSSA: i cani adorano sgranocchiare le ossa; oltre a svagarsi, in questo modo prevengono, attraverso lo strofinamento dei denti, la formazione del tartaro e ginnasticano la mandibola.
ERBA: sono molti i cani che mangiano l'erba e la causa ancora non è ben nota: alcuni ne gradiscono il sapore, altri la mangiano per l'elevato tenore di fibra, altri lo fanno per poi vomitare. Probabilmente i fili d'erba vanno a solleticare recettori che stimolano il centro del vomito.
Ovviamente sono assolutamente vietati gli avanzi della nostra tavola, in particolar modo per ciò che riguarda cibi speziati e piccanti. Anche i dolci sono banditi dalla dieta del cane: soprattutto la cioccolata, contenente la teobromide, sostanza tossica per il cane... pensate che 3 - 4 etti possono addirittura uccidere un cucciolo di Pastore Tedesco.

Controlli Sanitari
Una volta portato a casa il cucciolo, sarà opportuno trovare un veterinario di fiducia al quale rivolgersi per le visite, vaccinazioni e per ogni dubbio sulla salute, cura ed alimentazione.
Perchè vaccinare il cane?
Vaccinare il cane è importante: solo così sarà protetto da alcune gravi malattie, spesso fatali.
Il vaccino stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi, unico mezzo di difesa per prevenire le malattie infettive; i cuccioli, nelle prime settimane di vita, sono protetti dagli anticorpi presenti nel latte materno (colostro), caratterizzato da un alto potere immunologico. La protezione di origine materna dura, nel cucciolo, per circa una settimana dallo svezzamento: dopodichè, per la sua salute, è indispensabile vaccinarlo contro le malattie virali più gravi ed è inoltre opportuno evitare di metterlo in contatto con altri simili non vaccinati sino al completamento del programma vaccinale; è buona abitudine pulirsi bene le scarpe prima di entrare a contatto con il cane, in quanto potrebbero essere veicolo di trasmissione di malattie; si consiglia di aspettare almeno una settimana dall'arrivo in casa del cucciolo prima di vaccinarlo, proprio per lasciargli tempo di ambientarsi e assicurarsi che sia in buona salute.
Per questo motivo, essi, dovrebbero esser iniziati attorno ai due mesi d'età.
Spesso, molte persone sono portate a credere che basti vaccinare il cane una sola volta, affinchè quest'ultimo mantenga un'immunità necessaria a proteggerlo per tutta la vita.
Purtroppo non è così.
Per mantenere sempre efficiente il sistema immunitario, occorre effettuare i richiami vaccinali, che stimoleranno la difesa immunitaria affinchè la protezione sia attiva per un periodo ancora maggiore.
Contro cosa dobbiamo vaccinarlo?
Le principali malattie contro cui il cane dovrebbe esser vaccinato, sono:
•Parvovirosi: è una grave malattia infettiva che colpisce il cane, con particolare incidenza nei cuccioli fino ai sei mesi di età. La trasmissione avviene prevalentemente attraverso il contatto con feci infette e di rilevante importanza è la notevole resistenza del virus nell'ambiente esterno, che può arrivare addirittura fino a diversi mesi.
La malattia ha esordio in maniera piuttosto improvvisa, con la comparsa di vomito e diarrea emorragica che conducono velocemente il cucciolo a disidratazione.
L'unica protezione contro questa malattia, è la vaccinazione.

•Cimurro: è provocato da un virus che colpisce più apparati ed è una malattia altamente contagiosa e spesso fatale. Il virus non resiste a lungo nell'ambiente e viene distrutto dai più comuni disinfettanti. Il contagio avviene attraverso il contatto con tutti i secreti di animali infetti, ma la fonte principale d'infezione resta la via aerogena. L'ingresso del virus nell'organismo attraverso le vie respiratorie causa una prima infezione a carico di tonsille e linfonodi bronchiali. Da qui la malattia inizia a diffondersi, causando una sintomatologia piuttosto variabile, con particolare interessamento del sistema nervoso centrale, apparato gastroenterico e grave immunodepressione.
L'unica protezione contro questa malattia, è la vaccinazione.

•Epatite Infettiva: è una malattia virale che colpisce il fegato; il contagio avviene per via orale e provoca profondo abbattimento, anoressia, vomito, febbre e dolori colici. Le forme acute possono portare a morte il cucciolo entro poche ore dal contagio mentre i soggetti che sopravvivono alla malattia possono divenirne portatori diffondendo il virus ad altri cani.

•Leptospirosi: ad essa un cenno particolare, in quanto rappresenta una malattia infettiva a carattere zoonosico (trasmissibile cioè dall'animale all'uomo) causata dalle spirochete. Il contagio può avvenire per via diretta (da animale malato a sano), per contatto con l'urina soprattutto dei roditori, gli agenti principali di diffusione; altresì, può avvenire per via indiretta, attraverso l'ingestione di materiale contaminato dagli animali escretori di leptospire, come ad esempio l'acqua stagna.
Anche in questo caso, l'unico mezzo di prevenzione è rappresentato dalla vaccinazione, che richiede un tempo di inoculazione non superiore ai 6 mesi dall'ultimo richiamo effettuato, in special modo per quei cani maggiormente esposti al rischio di contagio (esempio, cani da caccia).

•Parainfluenza (bronchite infettiva): all'origine di questa malattia si riscontrano numerosi virus, responsabili anche di quella che comunemente viene chiamata "tosse da canile"; è una malattia respiratoria molto contagiosa, e per questo è assai diffusa nei canili, pensioni, allevamenti, ecc. Ha esordio in modo improvviso con tosse forte, scolo nasale, febbre e tonsillite; l'unico modo per prevenirla è la vaccinazione, consigliata soprattutto a quei cani che vivono in collettività.

•Rabbia: essa, proprio come la Leptospirosi, è una malattia virale che può essere trasmessa all'uomo (zoonosi) attraverso il morso (il virus è presente nella saliva e viene trasmesso attraverso il contatto con il sangue ma anche le mucose - per esempio gli occhi o la bocca - possono costituire un ingresso del virus) ed il graffio di animali infetti. La vaccinazione contro la rabbia non è più obbligatoria nella maggior parte delle regioni italiane, ma necessaria per partecipare a manifestazioni canine e per recarsi all'estero. E' attualmente obbligatoria solo in alcune regioni italiane tra cui il Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Sardegna: è buona abitudine quindi non lasciare libero il vostro cane nelle regioni in cui la malattia è diffusa negli animali selvatici (come ad esempio la volpe).

La Filariosi Cardio-Polmonare e la Leishmaniosi
Ultima parola, ma non certo per importanza, và dedicata alla Filariosi Cardio-Polmonare e alla Leishmaniosi. Queste malattie diverse tra loro vengono trasmesse da due tipi di zanzare presenti nel nostro territorio in zone diverse. Per la filariosi cardio-polmonare esiste una prevenzione farmacologica e una cura, mentre per la leishmaniosi non esiste ancora una cura e la prevenzione non è sempre efficace; è molto importante chiedere informazioni al veterinario per iniziare fin da subito la prevenzione.

La sverminazione...
I parassiti intestinali possono essere trasmessi direttamente dalla mamma sia durante l'allattamento che nella fase prenatale; in questo caso il cucciolo mangia ma non ingrassa nè cresce, l'addome appare gonfio. I parassiti più comuni sono strongili, ascaridi, tenia, uncinarie e anchilostomi. Dopo che il veterinario, mediante esame delle feci (coproscopia) determina il tipo di parassita presente, la sverminazione per essere efficace, và effettuata in due tempi. Importante eseguire un esame delle feci prima di effettuare i vaccini: la presenza di parassiti può rendere inefficace il vaccino!

La Displasia

La displasia dell'Anca
Il pastore tedesco è una razza soggetta a displasia dell'anca. In questo tipo di patologia, la testa ed il collo del femore con l'acetabolo risultano, singolarmente o nel complesso, più o meno deformati. Nelle sintomatologie più gravi si manifesta con zoppia, più comune in cani con una rapida crescita scheletrica. Molti studi vertono nel ritenerla, nel caso ereditario, una forma poligenica (dovuta da più geni) ad andamento recessivo ed è per questa sua caratteristica che spesso, pur non essendo manifesta nei genitori, può comparire nei figli; i soggetti usati in riproduzione dovranno essere obbligatoriamente sottoposti a controllo radiografico.
Oltre alla forma di carattere genetico, si presume che altre cause possano essere di origine ambientale, nutrizionale e traumatica.
Un soggetto affetto da questa patologia può avere una sintomatologia varia. Abitualmente si manifesta in un età compresa tra i 4/6 ed i 10/12 mesi, con una zoppia più o meno accentuata, a caldo (dopo uno sforzo intenso) o a freddo (quando inizia il movimento). Esistono ottimi rimedi chirurgici che, se effettuati attorno ai 3 mesi di vita, risolvono quasi completamente il problema permettendo ai soggetti operati di condurre una vita ed una attività fisica pressochè normale e senza dolori.
Per ricevere il timbro di esenzione ufficiale sul pedigree, l'esame radiografico deve essere effettuato da una associazione di veterinari abilitati che si trova su tutto il territorio italiano. Costoro invieranno le lastre alla centrale di lettura ufficiale CE.LE.MA.SCHE (Centrale di Lettura delle Malattie Scheletriche) con sede a Ferrara (unico centro riconosciuto dalla SAS – Società Amatori Schäferunde).
Deve essere eseguita a sviluppo osseo ultimato (oltre 1 anno di età), in anestesia generale per ottenere il massimo rilassamento muscolare per permettere un corretto posizionamento (dorso-vertebrale) del soggetto.
A seguito la classificazione F.c.i. della displasia dell'anca:

Grado A: nessun segno di displasia dell'anca (HD 0 / HD -).
La testa del femore e l'acetabolo sono congruenti. Il bordo craniolaterale appare netto e leggermente arrotondato. Lo spazio articolare risulta netto ed uniforme. L'angolo acetabolare secondo Norberg è di circa 105° o superiore. Quando inoltre il bordo craniolaterale circonda leggermente la testa del femore in direzione laterocaudale, la conformazione articolare viene definita "eccellente" (A1).

Grado B: articolazione dell'anca quasi normale (HD 1 / HD +/-).
La testa del femore e l'acetabolo appaiono leggermente incongruenti e l'angolo acetabolare secondo Norberg è di circa 105° oppure il centro della testa del femore si trova medialmente al bordo acetabolare dorsale con congruità della testa del femore e dell'acetabolo.

Grado C: leggera displasia dell'anca (HD 2 / HD +).
La testa del femore e l'acetabolo appaiono incongruenti, l'angolo acetabolare secondo Norberg è di circa 100° e/o il bordo craniolaterale risulta appiattito. Possono essere presenti irregolarità o segni minori di modificazioni osteoartrosiche a carico del margine acetabolare craniale, caudale o dorsale o della testa e del collo del femore.

Grado D: media displasia dell'anca (HD 3 / HD ++).
Incongruità evidente tra la testa del femore e l'acetabolo con sublussazione. L'angolo acetabolare secondo Norberg è superiore a 90°. Saranno presenti un appiattimento del bordo craniolaterale e/o segni di osteoartrosi.

Grado E: grave displasia dell'anca (HD 4 / HD +++).
Sono presenti modificazioni marcate di tipo displastico delle anche, come lussazione o sublussazione distinta, un angolo acetabolare secondo Norberg inferiore a 90°, un evidente appiattimento del margine acetabolare craniale e deformazione della testa del femore (a forma di fungo o appiattita) o la presenza di altri segni di osteoartrosi

La displasia del Gomito
Questa patologia è molto diffusa nel pastore tedesco. La classificazione prevede 3 gradi di malattia (I, II e III) ed un grado di normalità (grado 0 -foto 2-). Maggiore è l'artrosi e maggiore sarà il grado di ED. Lo studio radiografico prevede l'esecuzione di almeno una radiografia in proiezione mediolaterale flessa a 45 gradi per ogni gomito (proiezione necessaria per evidenziare con precisione le alterazioni artrosiche in corrispondenza del processo anconeo dell'ulna). Il grado finale di displasia del gomito del soggetto esaminato è dato dal massimo grado di displasia di uno dei due gomiti. Significa che in caso di grado III del gomito destro e di grado 0 del gomito sinistro, il cane viene giudicato come ED di grado III. Il grado 0, con nessun segno di artrosi, è quello indicato per la riproduzione, ma è ammessa, con cautela, anche il grado I, quello con l'artrosi più lieve. In quest'ultimo caso l'eventuale accoppiamento deve avvenire solo con un soggetto con artrosi di grado 0. I due rimanenti gradi (II e III), con artrosi da significativa a grave, non sono invece mai indicati per la riproduzione.


L'educazione
L' educazione deve essere progressiva e impartita in un clima di grande calma ed affetto. Durante il primo periodo di educazione insegneremo al cane a conoscere il proprio nome e ad accorrere al nostro richiamo. E’ molto importante curare la socializzazione, non solo con altri individui ma con l’ambiente, il cucciolo deve poter fare esperienza in tutte le situazioni che potrà incontrare da adulto. Una volta terminato il ciclo vaccinale, portatelo con voi quando uscite di casa, in luoghi frequentati da persone e da altri cani. Fatelo giocare spesso con cani di taglia simile, poco aggressivi e socievoli e non permettetegli di essere aggressivo verso gli altri cani. Aumentate la sua attenzione verso di voi, e rinforzatelo quando ignora i cani che incontrate a passeggio. Cercate di canalizzare questo comportamento in attività gradite e controllabili, giocate con un nodo di stoffa, con un salamotto o una pallina o attiratelo a voi con dei bocconcini.
Rivolgetevi quanto prima ad un campo di addestramento dove poter portare il vostro cucciolo a socializzare, magari frequentando una puppy class: questo servirà molto anche a voi per capire ed essere pronti quando verrà il momento dell’addestramento vero e proprio.

Il Ciclo Estrale
Il ciclo estrale o calore, rappresenta una fase importante della vita della cagna, tanto che sarà una costante ciclica che l'accompagnerà per tutto il resto della sua esistenza. Nelle cagne infatti, non si verifica una fine precisa del ciclo, e le femmine di questa specie continueranno ad andare in
estro per tutta la vita.
Per molte persone, soprattutto alle prima esperienza, l'inizio dell'attività estrale della propria cagnolina può risultare motivo di ansia, sia perchè non sanno bene come si manifesterà esteriormente questo calore sia perchè dovranno cominciare a pensare che da quel giorno la loro cagnolina diventerà pubere...si insomma...una cagna a tutti gli effetti.
Il cane è l'unico tra gli animali domestici ad essere monoestrale stagionale; per essere più chiari, ha un solo estro durante un ciclo riproduttivo che dura in media sei mesi. La durata infatti, non è uguale
per tutte le razze.
Ma quand'è che la nostra cagnolina diventa "adulta"?
Diciamo subito che, anche in questo caso, dovremmo considerare un range di tempo che va dai 6 ai 24 mesi di vita; da un punto di vista generale si può dire che l'inizio del primo estro si verifica a 10-12 mesi e che nelle razze di piccola taglia, l'estro puberale inizia prima che in quelle grandi.
Le razze di piccola taglia, infatti, tendono a presentare il loro primo calore tra i 6 e i 10 mesi, mentre le razze di taglia maggiore possono non avere il primo ciclo fino ai 18-20 mesi d'età.
Vediamo ora quali sono le varie fasi che si ripetono durante il ciclo estrale della cagna:
•Proestro: l'inizio del proestro coincide con quello di una perdita vulvare ematica (sanguinamento vaginale) e dell'ingrossamento vulvare e termina quando comincia la ricettività all'accoppiamento; la durata di questa fase è estremamente variabile, ma in media si protrae per 8-13 giorni.
Durante questa fase, i maschi sono attratti dalla femmina (quando cominciamo a vedere un sospetto traffico di cani davanti alla nostra casa il dubbio ci deve venire...che stia per andare in calore la nostra cagnolina?) ma quest'ultima, per ora, non ne vuol sapere mostrando aggressività nei confronti dei cani che esaminano la sua regione posteriore oppure, verso la fine del proestro, si siede per evitare l'accoppiamento.
Sicuramente un occhio esperto può accorgersi dell'imminenza dell'inizio del calore già qualche settimana prima in seguito a piccole modificazioni comportamentali e anche da un aumento della frequenza delle minzioni. L'entità del sanguinamento proestrale è molto variabile tra le razze e tra i vari individui; raramente le perdite di sangue sono tali da causare anemie.

•Estro: è il periodo in cui la cagna accetta di accoppiarsi (attenzione, accettare di accoppiarsi non vuol dire solo che non rifiuta il maschio, ma vuol dire anche che è lei stessa che lo può andare a cercare!!). Non è detto che la cagna accetti tutti i maschi che si fanno avanti: può infatti espingere vigorosamente le "avances" di un certo maschio ed accettare con entusiasmo quelle fatte da un altro!
In questo periodo la vulva si presenta più morbida e piccola rispetto al proestro; le perdite vaginali si manifestano anche durante questo periodo e possono contenere ancora del sangue oppure assumere un colore paglierino. La durata media dell'estro è di 9 giorni, e può andare dai 4 ai 15 giorni; questo periodo è molto importante in quanto coincide con la secrezione dell'ormone
luteinizzante, fenomeno a cui fa seguito l'ovulazione entro le 24-72 ore, dati che gli allevatori conoscono benissimo in quanto determinare il momento dell'ovulazione della cagna è sinonimo di riuscita fecondazione e quindi di nuovi nati.
Esistono molti modi per determinare quando una cagna ovula:
- contare 12 giorni dall'inizio delle perdite ematiche;
- contare 2 giorni dall'inizio della recettività della cagna o dall'inizio
dell'estro;
-esami di laboratorio (in seguito descritti).

•Diestro: il primo giorno di diestro (inizia con il primo giorno di non recettività) ha luogo mediamente circa 6 giorni dopo l'ovulazione oppure 9 giorni dall'inizio del calore, e può andare da 3 a 17 giorni dopo il primo comportamento di accettazione, o dall'inizio dell'estro; la durata è di circa 60 giorni, e può variare dai 50 agli 80 giorni.
Chiaramente questo stadio si verifica se la cagna non è gravida ed è in questo periodo che la femmina può mostrare segni di pseudo-gravidanza.

•Anestro: rappresenta il momento di quiescenza riproduttiva (inattività sessuale tra i cicli) e termina con l'avvio del proestro successivo; la durata è quindi di circa 4-5 mesi.
E' la variazione della durata dell'anestro che determina la frequenza dei calori nella cagna e tanto per ricordarlo ancora, il normale intervallo tra due cicli è di 5-10 mesi.



Fonte.... internet.
axel
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