BH: perchè?

BH è la sigla di Begleit Hunde che in Tedesco significa “Cane da accompagnamento”. E' una prova che serve a testare la docilità del cane ed il controllo che il conduttore ha su di lui (vedi regolamento BH). In Italia esiste dal 15 ottobre 2010 il CAE (Controllo Affidabilità ed Equilibrio), che è sostanzialmente la stessa cosa (vedi regolamento CAE) con alcune differenze:
1) il BH è riconosciuto dalla SV mentre il CAE è riconosciuto dall'ENCI;
2) Per la SV il BH è obbligatorio, per l'ENCI no.
3) Il BH riguarda il cane, mentre il CAE riguarda il binomio “cane-conduttore”, per cui un cane può passare la prova con un conduttore e fallirla con un altro o, viceversa, può avere due o tre patentini con i relativi conduttori.
Il CAE in Italia non solo non è obbligatorio per l'ENCI, ma nemmeno per lo Stato o per i Comuni, tuttavia è probabile che in futuro alcuni Comuni lo rendano obbligatorio per poter portare il cane a spasso in città. Attualmente, secondo il Decreto Martini, spetterebbe ai veterinari valutare la potenziale aggressività del cane e denunciare il padrone alla ASL affinchè questi addestri il cane. Tale prescrizione, ovviamente, non è mai stata attuata di fatto. Chi è infatti quel veterinario che denuncia i propri clienti? Inoltre, il cane nello studio veterinario non si trova certo in una situazione normale e non puo' essere valutato correttamente.
Stante l'attuale effettivo vuoto normativo, l'ENCI si è ispirata al preesistente BH tedesco e ha istituito il CAE dandogli una connotazione civile e non sportiva; il CAE, infatti, non è necessario per presentare i cani in prove di bellezza o di lavoro o per poter conseguire brevetti, lo scopo del CAE è quello di creare una cultura cinofila ed evitare che il legislatore metta mano in una materia che non conosce facendo dei probabili disastri. In altre parole l'ENCI dice alle amministrazioni pubbliche: “se siete preoccupati dei cani fate fare al padrone e al cane la prova del CAE”.


Ebbene, cosa fa la SAS? Recepisce il BH anziché il CAE e lo rende obbligatorio per poter iscriversi ad una prova di selezione. Quindi, il Pastore Tedesco per essere selezionato deve aver affrontato le seguenti prove:
- Brevetto;
- Prova di resistenza;
- BH.
La prima riflessione è che le altre associazioni di razza NON hanno recepito il BH o similari, per cui il nostro cane, ancora una volta, è svantaggiato rispetto agli altri grazie proprio all'associazione di razza che invece lo dovrebbe tutelare e favorirne la diffusione!
La seconda riflessione riguarda l'utilità agonistica del BH. Si potrebbe pensare che il BH della SV recepito dalla SAS possa servire a quei Pastori Tedeschi che intendono fare la selezione in Germania. Sbagliato. Dal momento che in Italia non esistono Giudici riconosciuti SV, le prove BH non verrebbero comunque riconosciute in Germania! E allora, a che serve questo benedetto BH? Se in futuro i comuni dovessero richiedere il patentino di “Cani e padroni buoni cittadini” (CAE dell'ENCI) il proprietario di Pastore Tedesco che ha passato il BH dovrà sostenere anche il CAE.


Tale situazione non è certo nuova per noi proprietari di Pastori Tedeschi svantaggiati, “grazie” alla nostra associazione, rispetto ai proprietari di altri cani. Mi riferisco al duplice obbligo di deposito del DNA: presso la SAS (che lo trasmette alla SV) e presso l'ENCI. Nel 2001, infatti, la SAS aderì alla normativa SV per il deposito del siero biologico DNA. Il deposito del DNA riconosciuto dalla SV serve solo a quei pochi soci che presentano i cani in Germania, ma per fare un piacere economico alla SV, il suo obbligo è esteso a tutti i cani che intendano fare la prova di Selezione SAS anche se non andranno mai in Germania. Ciò non apporta alcun beneficio economico alla SAS e in più danneggia il socio che è costretto a depositare anche presso i Centri biologici dell'Enci il siero dei maschi dopo il quinto accoppiamento.


La musica si ripete quando gli orchestrali sono sempre quelli...