Allergia al gatto e al cane
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Allergia al gatto e al cane
Gli allergeni del gatto e del cane vengono
prodotti a livello delle ghiandole sebacee e si accumulano pertanto
sulla cute e sul pelo.
a cura di: Dott. Guido Vertua (pediatra)
Gli allergeni del gatto e del cane vengono prodotti a livello delle
ghiandole sebacee e si accumulano pertanto sulla cute e sul pelo, oltre
ad essere presenti nella saliva e nell'urina dell'animale. Questi
allergeni si disperdono facilmente nell'ambiente, rimangono sospesi
nell'aria per tempi molto lunghi e si accumulano nei tappeti, divani e
poltrone, tende, materassi e vestiti.
Tali sedi rappresentano una riserva importante di allergene; si è
infatti osservato che, quando un soggetto sensibile al gatto allontana
l'animale dall'ambiente domestico, possono trascorrere anche 20-30
settimane prima che la concentrazione dell'allergene nell'ambiente si
riduca in modo tale da consentire un miglioramento della sintomatologia.
Nel materasso si trovano allergeni del gatto anche dieci anni dopo
aver allontanato l'animale dalla casa. Gli allergeni del cane e del
gatto sono presenti in tutte le case, anche in quelle che non ospitano
animali. Ovviamente sono presenti in concentrazioni maggiori nelle
abitazioni in cui vivono cani e/o gatti.
Gli allergeni di origine animale si depositano sui vestiti dei loro
padroni e attraverso questi vengono trasportati ovunque. Si trovano
infatti anche sui mezzi di trasporto pubblico e in tutte le scuole; in
questi luoghi passano dai vestiti di chi ha l'animale in casa a quelli
delle persone che non possiedono animali e raggiungono in tal modo tutte
le abitazioni.
Che cosa si deve fare quando si è allergici al cane o al gatto?
prodotti a livello delle ghiandole sebacee e si accumulano pertanto
sulla cute e sul pelo.
a cura di: Dott. Guido Vertua (pediatra)
Gli allergeni del gatto e del cane vengono prodotti a livello delle
ghiandole sebacee e si accumulano pertanto sulla cute e sul pelo, oltre
ad essere presenti nella saliva e nell'urina dell'animale. Questi
allergeni si disperdono facilmente nell'ambiente, rimangono sospesi
nell'aria per tempi molto lunghi e si accumulano nei tappeti, divani e
poltrone, tende, materassi e vestiti.
Tali sedi rappresentano una riserva importante di allergene; si è
infatti osservato che, quando un soggetto sensibile al gatto allontana
l'animale dall'ambiente domestico, possono trascorrere anche 20-30
settimane prima che la concentrazione dell'allergene nell'ambiente si
riduca in modo tale da consentire un miglioramento della sintomatologia.
Nel materasso si trovano allergeni del gatto anche dieci anni dopo
aver allontanato l'animale dalla casa. Gli allergeni del cane e del
gatto sono presenti in tutte le case, anche in quelle che non ospitano
animali. Ovviamente sono presenti in concentrazioni maggiori nelle
abitazioni in cui vivono cani e/o gatti.
Gli allergeni di origine animale si depositano sui vestiti dei loro
padroni e attraverso questi vengono trasportati ovunque. Si trovano
infatti anche sui mezzi di trasporto pubblico e in tutte le scuole; in
questi luoghi passano dai vestiti di chi ha l'animale in casa a quelli
delle persone che non possiedono animali e raggiungono in tal modo tutte
le abitazioni.
Che cosa si deve fare quando si è allergici al cane o al gatto?
- Allontanare l'animale! Se ciò non è possibile e se il disagio
psicologico conseguente all'eventuale allontanamento e difficilmente
sopportabile bisogna almeno evitare di fare entrare l'animale in camera
da letto. - Coprire materassi, cuscini, piumoni o coperte con tessuti
appositi che non permettano la diffusione dell'allergene ma che
consentano la traspirazione. Non usare letti con base imbottita. I
cuscini sintetici accumulano una quantità di allergeni del cane e del
gatto superiore rispetto a quella che si raccoglie nei cuscini di piuma. - Eliminare i tappeti e la tappezzeria pesante, usare tende a
vetro facilmente lavabili. Utilizzare divani e poltrone in pelle o in
alternativa ricoprirli con lo stesso materiale utilizzato per i
coprimaterassi. Pulire regolarmente pavimento e mobili con un panno
umido. - Aspirare frequentemente (almeno due volte alla settimana) con un aspirapolvere adeguato, dotato di filtri ad alta efficienza.
- Utilizzare depuratori d'aria ad alta efficienza in camera da letto ed in sala da pranzo almeno per quattro ore al giorno.
- Lavare frequentemente gli indumenti perché in essi l'allergene
si accumula in grandissima quantità. Per questo motivo il bambino
allergico a cane e gatto non dovrebbe avere come compagno di banco chi
ha in casa questi animali. - Lavare l'animale almeno ogni settimana e spazzolarlo
regolarmente (queste manovre devono essere eseguite dai familiari non
allergici). Lavarsi le mani ed evitare contatti tra animale ed il
proprio viso - Anche se il gatto maschio produce una maggior quantità di
allergene rispetto alla femmina non è di alcuna utilità la castrazione
dell'animale o l'impiego di preparati da spruzzare sulla cute per
ridurre la dispersione nell'ambiente dell'allergene. - Prima di andare in casa di amici che possiedono animali assumere
i farmaci consigliati dal medico e portare con se le medicine adatte a
risolvere eventuali crisi allergiche.
isabella basiglio- Messaggi : 233
Data d'iscrizione : 17.02.11
Età : 62
Località : Da qualche parte nell'universo.
Re: Allergia al gatto e al cane
Dal sito http://www.allergiaonline.info
Allergie al pelo di gatti e cani
Mercoledì 29 Settembre 2010 11:51
Buongiorno, vorrei avere delle informazioni circa le allergie al pelo di
cani e gatti. E' vero che la gravidanza può rendere una donna che non lo
era, un soggetto allergico anche dopo il parto? e come si può evitare che
un bambino sia un soggetto allergico? Ci sono rimedi e vaccini in grado di
farci convivere con tali allergie? grazie L'ALLERGOLOGO RISPONDE
Gentile lettrice,
la gravidanza, come l'adolescenza, è un momento in cui c'è una
variazione del normale equilibrio ormonale. Sappiamo che gli ormoni
possono avere un'influenza anche sugli aspetti immunologici
dell'allergia. Spesso in gravidanza, infatti, una donna con un'allergia
respiratoria sta bene; dopo l'allattamento i sintomi però tendono a
tornare. Molto più raramente una gravidanza può scatenare la comparsa di
sintomi allergici. Le allergie si possono trasmettere geneticamente,
quindi da questo punto di vista non si può fare nulla. Esistono i
vaccini per le allergie respiratorie, mediante i quali i pazienti
riescono a stare molto meglio, fino a veder completamente scomparire i
propri sintomi. Grazie della domanda.
Dott. Giuseppe Casale Medico Chirurgo
Specialista in Allergologia
ed Immunologia clinicaInternational member della AAAAI (Accademia Americana di Allergologia,Asma ed Immunologia)
Allergie al pelo di gatti e cani
Mercoledì 29 Settembre 2010 11:51
Buongiorno, vorrei avere delle informazioni circa le allergie al pelo di
cani e gatti. E' vero che la gravidanza può rendere una donna che non lo
era, un soggetto allergico anche dopo il parto? e come si può evitare che
un bambino sia un soggetto allergico? Ci sono rimedi e vaccini in grado di
farci convivere con tali allergie? grazie L'ALLERGOLOGO RISPONDE
Gentile lettrice,
la gravidanza, come l'adolescenza, è un momento in cui c'è una
variazione del normale equilibrio ormonale. Sappiamo che gli ormoni
possono avere un'influenza anche sugli aspetti immunologici
dell'allergia. Spesso in gravidanza, infatti, una donna con un'allergia
respiratoria sta bene; dopo l'allattamento i sintomi però tendono a
tornare. Molto più raramente una gravidanza può scatenare la comparsa di
sintomi allergici. Le allergie si possono trasmettere geneticamente,
quindi da questo punto di vista non si può fare nulla. Esistono i
vaccini per le allergie respiratorie, mediante i quali i pazienti
riescono a stare molto meglio, fino a veder completamente scomparire i
propri sintomi. Grazie della domanda.
Dott. Giuseppe Casale Medico Chirurgo
Specialista in Allergologia
ed Immunologia clinicaInternational member della AAAAI (Accademia Americana di Allergologia,Asma ed Immunologia)
isabella basiglio- Messaggi : 233
Data d'iscrizione : 17.02.11
Età : 62
Località : Da qualche parte nell'universo.
Re: Allergia al gatto e al cane
http://www.sportmedicina.com/speciale_-_allergie.htm
Gli animali domestici
Tenere un animale in casa può essere di grande compagnia per le persone sole e rappresentare un efficace metodo di responsabilizzazione per i bambini.
In Italia sono moltissime le famiglie che hanno un cane, un gatto, un uccellino in casa e qualcuna anche più di uno o uno di più specie. Purtroppo non sempre avere un animale in casa può essere d'aiuto; anzi, spesso può provocare reazioni allergiche nei conviventi a causa dell'inalazione dei loro peli o del contatto con saliva e urine (quando gli si dà da mangiare o quando si pulisce la lettiera, per esempio).
L'animale ideale per un soggetto allergico è sicuramente quello con poco pelo; per esempio si potrebbe pensare ad un acquario, anche se poi l'umidità potrebbe comunque provocare muffe. Sebbene si possa credere che l'allontanamento dell'animale per qualche giorno possa essere una prova sufficiente a stabilire se il soggetto è allergico oppure no, questo test fatto in casa ha scarso valore, poiché ci vogliono almeno 20 settimane perché gli allergeni lasciati da un animale domestico scompaiano ed i livelli siano identici a quelli delle famiglie senza animali in casa.
Il colloquio con il paziente affetto da allergia agli animali domestici è quanto mai complicato; questo soggetto, infatti, proprio per l'affetto e la condizione psicologica che lo lega al proprio animale, non ammetterà mai che è il suo cane o il suo gatto a provocargli la reazione allergica, anche per un problema di eventuale separazione che ne potrebbe scaturire. Quindi la diagnosi di allergia agli animali domestici va posta sostanzialmente facendo affidamento ai test cutanei o agli esami del sangue, sebbene una conferma definitiva possa venire soltanto dalla separazione del soggetto allergico dal suo animale.
L'unico trattamento veramente efficace ed immediato, come più volte ripetuto, sarebbe quello di allontanare il cane, il gatto, l'uccellino o altro dalla casa in cui vive un soggetto allergico.
Se questo non è possibile, bisogna almeno tenerlo fuori casa (per esempio in giardino, se ce ne è uno) o al massimo fuori dalla stanza da letto e magari limitare la sua presenza ad una sola stanza. I condizionatori installati in casa, inoltre, devono avere un filtro particolare che riesca a trattenere anche la particelle più piccole, altrimenti si avrà il solo risultato, maggiormente negativo, di diffondere l'allergene in tutte le stanze. Anche gli accessori dell'animale vanno tenuti lontano dal soggetto allergico (è bene ricordare che l'allergene si trova non solo nel pelo, ma anche nella saliva e nelle urine di gatti, cani e uccelli).
Se le crisi si aggravano sia in quantità che in grado di severità, l'allontanamento dell'animale è obbligatorio se non si vuole rischiare una insufficienza respiratoria.
Un soggetto allergico che va a far visita a persone che hanno un animale in casa deve essere preparato a questo incontro.
Lo specialista saprà consigliargli dei farmaci appropriati da assumere prima della visita (antistaminici, decongestionanti, broncodilatatori ...).
Un'altra soluzione è rappresentata dall'immunoterapia. Iniezioni progressive dell'allergene nel paziente, nell'arco di circa tre anni, possono indurre il sistema immunitario a non riconoscere più quella sostanza come estranea e quindi a non scatenare un'eccessiva risposta immunitaria. Il miglioramento dei sintomi può essere avvertito però già dopo circa 6 mesi dall'inizio della terapia. Chiaramente, per il rischio di un eventuale shock anafilattico, la terapia va effettuata sotto stretto controllo di uno specialista immunologo o allergologo.
Gli animali domestici
Tenere un animale in casa può essere di grande compagnia per le persone sole e rappresentare un efficace metodo di responsabilizzazione per i bambini.
In Italia sono moltissime le famiglie che hanno un cane, un gatto, un uccellino in casa e qualcuna anche più di uno o uno di più specie. Purtroppo non sempre avere un animale in casa può essere d'aiuto; anzi, spesso può provocare reazioni allergiche nei conviventi a causa dell'inalazione dei loro peli o del contatto con saliva e urine (quando gli si dà da mangiare o quando si pulisce la lettiera, per esempio).
L'animale ideale per un soggetto allergico è sicuramente quello con poco pelo; per esempio si potrebbe pensare ad un acquario, anche se poi l'umidità potrebbe comunque provocare muffe. Sebbene si possa credere che l'allontanamento dell'animale per qualche giorno possa essere una prova sufficiente a stabilire se il soggetto è allergico oppure no, questo test fatto in casa ha scarso valore, poiché ci vogliono almeno 20 settimane perché gli allergeni lasciati da un animale domestico scompaiano ed i livelli siano identici a quelli delle famiglie senza animali in casa.
Il colloquio con il paziente affetto da allergia agli animali domestici è quanto mai complicato; questo soggetto, infatti, proprio per l'affetto e la condizione psicologica che lo lega al proprio animale, non ammetterà mai che è il suo cane o il suo gatto a provocargli la reazione allergica, anche per un problema di eventuale separazione che ne potrebbe scaturire. Quindi la diagnosi di allergia agli animali domestici va posta sostanzialmente facendo affidamento ai test cutanei o agli esami del sangue, sebbene una conferma definitiva possa venire soltanto dalla separazione del soggetto allergico dal suo animale.
L'unico trattamento veramente efficace ed immediato, come più volte ripetuto, sarebbe quello di allontanare il cane, il gatto, l'uccellino o altro dalla casa in cui vive un soggetto allergico.
Se questo non è possibile, bisogna almeno tenerlo fuori casa (per esempio in giardino, se ce ne è uno) o al massimo fuori dalla stanza da letto e magari limitare la sua presenza ad una sola stanza. I condizionatori installati in casa, inoltre, devono avere un filtro particolare che riesca a trattenere anche la particelle più piccole, altrimenti si avrà il solo risultato, maggiormente negativo, di diffondere l'allergene in tutte le stanze. Anche gli accessori dell'animale vanno tenuti lontano dal soggetto allergico (è bene ricordare che l'allergene si trova non solo nel pelo, ma anche nella saliva e nelle urine di gatti, cani e uccelli).
Se le crisi si aggravano sia in quantità che in grado di severità, l'allontanamento dell'animale è obbligatorio se non si vuole rischiare una insufficienza respiratoria.
Un soggetto allergico che va a far visita a persone che hanno un animale in casa deve essere preparato a questo incontro.
Lo specialista saprà consigliargli dei farmaci appropriati da assumere prima della visita (antistaminici, decongestionanti, broncodilatatori ...).
Un'altra soluzione è rappresentata dall'immunoterapia. Iniezioni progressive dell'allergene nel paziente, nell'arco di circa tre anni, possono indurre il sistema immunitario a non riconoscere più quella sostanza come estranea e quindi a non scatenare un'eccessiva risposta immunitaria. Il miglioramento dei sintomi può essere avvertito però già dopo circa 6 mesi dall'inizio della terapia. Chiaramente, per il rischio di un eventuale shock anafilattico, la terapia va effettuata sotto stretto controllo di uno specialista immunologo o allergologo.
axel- Messaggi : 539
Data d'iscrizione : 16.02.11
Età : 50
Località : Ovunque
Re: Allergia al gatto e al cane
axel ha scritto:http://www.sportmedicina.com/speciale_-_allergie.htm
Gli animali domestici
OMISSIS............
Un'altra soluzione è rappresentata dall'immunoterapia. Iniezioni progressive dell'allergene nel paziente, nell'arco di circa tre anni, possono indurre il sistema immunitario a non riconoscere più quella sostanza come estranea e quindi a non scatenare un'eccessiva risposta immunitaria. Il miglioramento dei sintomi può essere avvertito però già dopo circa 6 mesi dall'inizio della terapia. Chiaramente, per il rischio di un eventuale shock anafilattico, la terapia va effettuata sotto stretto controllo di uno specialista immunologo o allergologo.
Infatti. Una collega aveva il figlio allergico al lattosio.
Non poteva mangiare ne bere alimenti che lo contenevano.
Dopo vari consulti è andata a Perugia. Il medico ha prescritto dosi minime di lattosio da assumere giornalmente fino alla scomparsa dell'allergia.
Adesso il bambino mangia la pizza, la mozzarella e beve 150 gr. di latte al giorno senza avere più problemi.
Il medico le ha detto che così facendo ha abituato l'organismo al "veleno" (il lattosio) e quindi adesso può condurre una vita normale.
Come facevano un tempo i ricconi che abituavano l'organismo a non subire conseguenze nel caso ingerivano arsenico e cianuro.
isabella basiglio- Messaggi : 233
Data d'iscrizione : 17.02.11
Età : 62
Località : Da qualche parte nell'universo.
Re: Allergia al gatto e al cane
si.. anche se so che sconsigliano queste terapie per allergie (non intolleranze) che non siano alimentari.. il rischio di shock anafilattico (io l'anno scorso l'ho avuto e credimi pensavo di morire) è davvero troppoo alto quando l'allergia tocca le vie respiratorie......
axel- Messaggi : 539
Data d'iscrizione : 16.02.11
Età : 50
Località : Ovunque
Re: Allergia al gatto e al cane
attenti a non confondere allergie ed intolleranze....c'è una grossa differenza, anche se i sintomi spesso sono molto simili.
per quanto riguarda allergie al pelo del cane e del gatto, da persona che ha subito tre shock anafilattici, l'ultimo dei quali molto grave, vorrei ricordarvi che l'unico consiglio esatto è quello del medico.
ognuno di noi ha reazioni diverse in tempi e modi diversi.
l'allergia non da tempo di...
basta un attimo e può essere troppo tardi.
le allergie sono inoltre molto insidiose, perchè si modificano anche molto velocemente.
io nella mia vita sono passata dagli inalanti agli alimenti agli inalanti nuovamente.
ma sempre allergica sono rimasta
non sottovalutate MAI nessun sintomo.
e non fate niente per sentito dire.
soprattutto se a soffrirne sono i bambini.
un attacco forte di asma, oltre ad essere pericoloso, porta anche un forte shock emotico, o trauma se cosi' si puo definire.... difficile da superare, e con molta fatica.
rimanere senza aria è veramente allucinante.
ospedali specializzati, e medici
per quanto riguarda allergie al pelo del cane e del gatto, da persona che ha subito tre shock anafilattici, l'ultimo dei quali molto grave, vorrei ricordarvi che l'unico consiglio esatto è quello del medico.
ognuno di noi ha reazioni diverse in tempi e modi diversi.
l'allergia non da tempo di...
basta un attimo e può essere troppo tardi.
le allergie sono inoltre molto insidiose, perchè si modificano anche molto velocemente.
io nella mia vita sono passata dagli inalanti agli alimenti agli inalanti nuovamente.
ma sempre allergica sono rimasta
non sottovalutate MAI nessun sintomo.
e non fate niente per sentito dire.
soprattutto se a soffrirne sono i bambini.
un attacco forte di asma, oltre ad essere pericoloso, porta anche un forte shock emotico, o trauma se cosi' si puo definire.... difficile da superare, e con molta fatica.
rimanere senza aria è veramente allucinante.
ospedali specializzati, e medici
hurricane- Admin
- Messaggi : 327
Data d'iscrizione : 16.02.11
Re: Allergia al gatto e al cane
hurricane ha scritto:attenti a non confondere allergie ed intolleranze....c'è una grossa differenza, anche se i sintomi spesso sono molto simili.
per quanto riguarda allergie al pelo del cane e del gatto, da persona che ha subito tre shock anafilattici, l'ultimo dei quali molto grave, vorrei ricordarvi che l'unico consiglio esatto è quello del medico.
ognuno di noi ha reazioni diverse in tempi e modi diversi.
l'allergia non da tempo di...
basta un attimo e può essere troppo tardi.
le allergie sono inoltre molto insidiose, perchè si modificano anche molto velocemente.
io nella mia vita sono passata dagli inalanti agli alimenti agli inalanti nuovamente.
ma sempre allergica sono rimasta
non sottovalutate MAI nessun sintomo.
e non fate niente per sentito dire.
soprattutto se a soffrirne sono i bambini.
un attacco forte di asma, oltre ad essere pericoloso, porta anche un forte shock emotico, o trauma se cosi' si puo definire.... difficile da superare, e con molta fatica.
rimanere senza aria è veramente allucinante.
ospedali specializzati, e medici
Bruttissima cosa la mancanza d'aria.
Io per paura di uno squalo (e invece per fortuna era un tonno) stavo rimanendo sotto. Quando vidi che non era il terrore dei mari risalii più in fretta che potei con gli occhi di fuori e facendo un respirone a pieni polmoni.
isabella basiglio- Messaggi : 233
Data d'iscrizione : 17.02.11
Età : 62
Località : Da qualche parte nell'universo.
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